Dopo aver permesso la più grave compressione dei diritti costituzionali dalla nascita della Repubblica e aver spalancato le porte di Palazzo Chigi a Mario Draghi, il Movimento 5 Stelle tenta di riproporsi come forza “anti-establishment”. Ma i temi che Giuseppe Conte propone agli elettori sono in buona parte quelli cari al forum di Davos.
Finora le iniziative prese a livello europeo per contrastare l’aumento dei prezzi, gli effetti della speculazione e della guerra, hanno avuto un impatto insufficiente, se non dannoso. Le prospettive non sembrano cambiare con la BCE che è intenzionata ad aumentare ancora il tasso di interesse.
I rincari energetici mettono in ginocchio le famiglie ed inizia a serpeggiare in tutt’Italia un moto di protesta. Fra le azioni “rivoluzionarie” in molti iniziano a pensare al don’t pay, movimento che propone di non pagare le bollette fino a che le istituzioni non si occupino di abbassare i prezzi di gas e luce.
A Milano si sta svolgendo il più importante salone internazionale dedicato al gas e all’Idrogeno: il GASTECH 2022. Con la partecipazione del gotha dell’energia, tra ministri e vertici delle principali compagnie energetiche, si parla di LNG ( Gas naturale liquefatto), di sostenibilità e naturalmente di geopolitica con al centro il conflitto in Ucraina.
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