Da giovedì 13 aprile è disponibile su Netflix la docuserie che racconta la vicenda del marciatore che vinse l’oro olimpico sulla 50 km a Pechino 2008. Poi la scoperta del doping (che lui stesso confessò) nel 2012, il ritorno alle gare e la nuova positività che l’atleta altoatesino nega ancora oggi dicendosi vittima di un complotto. Di questo, del futuro, del rapporto coi figli e dell’impossibilità di liberarsi del passato ha parlato con Gaia Piccardi.
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