“La pace forse più non tornerà, finché vivrà il cinemà”: così cantava Totò Mignone negli anni Trenta. E noi oggi non possiamo che confermare il fascino che la Settima Arte continua a esercitare sulle nostre vite e sul nostro immaginario. E lo facciamo con un episodio squinternato che racconta la propaganda bellica made in Hollywood durante la seconda guerra mondiale, attraverso le ossessioni e le depressioni di Woody Allen, con i suggerimenti di Age per scrivere una sceneggiatura di successo, sbirciando nel back-stage di “Frankenstein Junior” e leggendo ritratti insoliti di divi e divine del cinema a cura di un giornalista “insospettabile”. Koppes e Black, Woody Allen con Eric Lax, Age, Mel Brooks, Indro Montanelli ci guidano in un’insolita passeggiata dentro il “cinemà”. Ma attenti a non finire a “gretagarbeggiar”.
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