• Kyutai è un progetto privato e non profit che mira a promuovere lo sviluppo e la ricerca sull'Intelligenza Artificiale, presentato presso Station F, il principale incubatore di startup francese, il 17 novembre. I tre co-fondatori sono Xavier Niel (CEO di Iliad), Rodolphe Saadé (presidente di CMA CGM) ed Eric Schmidt (ex CEO di Google). Iliad ha investito 100 milioni di euro, CMA CGM altri 100 milioni, e la fondazione di Eric Schmidt e altri investitori ha contribuito con ulteriori 100 milioni. Jen-Hsun Huang, co-fondatore e CEO di Nvidia, ha fornito supporto tecnologico cruciale. Il presidente Emmanuel Macron ha sottolineato l'importanza dell'open source e della regolamentazione nell'Intelligenza Artificiale. La presentazione ha incluso interventi e panel sull'Intelligenza Artificiale, con il supporto tecnologico di Nvidia e Scaleway di Iliad;
• Durante il Torino Film Festival odierno, verrà presentato "Cassandra", il primo cortometraggio frutto della collaborazione tra intelligenze umane e artificiali. In anteprima, è possibile visionare il trailer in esclusiva, mentre il film completo sarà accessibile su RaiPlay. Il 28 novembre, il cortometraggio sarà proiettato presso la Scuola Holden di Torino e sarà parte di una masterclass sull'intelligenza artificiale durante il Talents and Short Film Market, evento organizzato da A.I.A.C.E. e partner fondatore di TFI Torino Film Industry. Questo lavoro cinematografico è stato realizzato dalla Scuola Holden in collaborazione con Rai Cinema, sotto la direzione di Riccardo Milanesi di Holden.ai Storylab;
•Un ambizioso progetto promosso dalla Global Forest Biodiversity Initiative, coinvolgendo oltre 150 scienziati e sfruttando la potenza dell'intelligenza artificiale, ha migliorato la comprensione delle foreste globali e la necessità di proteggerle. Tre studi, pubblicati su Nature e Nature Plants, affrontano questioni cruciali legate all'ecologia forestale. Il primo, su Nature ad agosto, esplora l'invasione di alberi non autoctoni, rilevando che fattori climatici e attività umane incidono sulla gravità dell'invasione. Il secondo, pubblicato su Nature, valuta il potenziale globale di carbonio delle foreste, indicando che il 61% si trova in aree esistenti, sottolineando l'importanza della protezione e gestione sostenibile. Infine, uno studio su Nature Plants ad ottobre indaga la variazione globale nel tipo di foglia degli alberi, offrendo informazioni cruciali sui cambiamenti climatici futuri. Il professore Roberto Cazzolla Gatti, coautore, sottolinea che nonostante le foreste siano un serbatoio di carbonio cruciale, i cambiamenti antropogenici ne minano la capacità di assorbimento.
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