La settantaduesima vittima - La storia di Vitaly Kaloyev
La notte del 1° Luglio 2002 il volo turistico 2937 della Bashkirian Airlines e il volo 611, un Boeing 747 della DHL, collidono al confine tra Germania e Svizzera e precipitano a Uberlingen, nei pressi del lago di Costanza, in territorio tedesco. il traffico aereo di quella zona era affidato a Peter Nielsen, insieme a un collega che, al momento dei fatti, dormiva.
I passeggeri e gli equipaggi a bordo, 71 persone in tutto, di cui 49 bambini, muoiono nell’impatto. Tra queste, la signora Svetlana Kaloyeva e i due figli, Konstantin di 10 anni e Diana di 4, che dall’Ossezia si spostavano a Barcellona. Ad aspettarli, Vitaly Kaloyev.
È stato proprio lui a trovare il corpo della sua bambina, intatto, tra gli orrori della collisione: qualcosa di impossibile da elaborare.
Vitaly Kaloyev vive nell’ossessione, nell’esaurimento, nel dolore. Ha solo un obiettivo: trovare chi ha permesso che ciò accadesse alla ricerca di una risposta. Finché la trova.
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