Dove sono finite le virtù? E quante sono? Con l’episodio di oggi andiamo a cercarle col lanternino in un’operetta, in un dramma liturgico del XII secolo, in un piccolo trattato di grandi virtù di un filosofo francese, nella sceneggiatura di alcuni film e in un paio di poesie. Carlo Lombardo, Ildegarda di Bingen, André Compte-Sponville, Krzysztof Kieslowski, Giuseppe Ungaretti, Wysława Szymborska sono i nostri ciceroni e ci aiutano a comprendere che le virtù hanno anche a che fare con un desueto ballo, lo “shim sham shimmy”, con un misterioso testimone silenzioso, ma non con un particolare tipo di culotte. E che i veri insuperabili maestri di virtù, almeno per noi italiani, sono Totò e Peppino con le loro “cose vere” e “cose supposte”.
view more