Oggi si parte da un dipinto di Caspar Friedrich per esplorare la figura del viandante, dal romanticismo ai giorni nostri, e sopratutto per comprendere come possiamo noi, pellegrini nella vita, districarci fra tanti sentieri possibili trovando un senso nella nebbia che ci avvolge. Apprendiamo allora che è meglio avere un bastone (e i favori di Odino dalla nostra), vedere itinerari possibili e non solo quelli tracciati sulle mappe, avere un cellulare o, in alternativa, una salvifica fata madrina in caso di perdita dell'orientamento, riscoprire il valore della lentezza, anche se non siamo lumache. E attenzione alle sere di inverno quando camminiamo lungo la spiaggia. Si rischiano strani incontri (o allucinazioni).
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