Ritorna Appartenenza e Identità con un episodio dedicato alla scuola, tema importante per tanti genitori e per chi viene a studiare qui dall’Italia. Carla e Miriam incontrano Angelo Tedoldi insegnante di scienze alla scuola superiore e assieme tracciano un confronto tra la scuola italiana e quella neozelandese. Angelo è dottore in neuroscienze ed era ricercatore ma da due anni ha scelto l’insegnamento perché crede nella potenzialità dell’educazione. Il sistema scolastico italiano e quello neozelandese sono nati in epoche diverse, da esigenze diverse: quello neozelandese deriva da quello inglese di fine Ottocento, che aveva lo scopo di preparare i lavoratori alla nuova era industriale. Il sistema scolastico italiano invece è nato nel dopoguerra, dalla visione cattolico-idealista di una nuova società, con la scuola dell’obbligo fino ai 14 anni e la successiva educazione nei licei. La matrice italiana tende verso un’educazione più ampia, quella anglosassone verso una formazione più specializzata. Ma col passare dei decenni la scuola italiana è rimasta statica e passiva nel modello insegnante ed allievo. Mentre nel sistema educativo neozelandese il rapporto insegnante/allievo si è evoluto diventando più attivo e mettendo gli studenti al centro dell’educazione. Altre considerazioni riguardano l’influenza ministeriale che in Italia è più forte, e la struttura decisionale. In Italia l’organo amministrativo che decide la direzione della scola è il Consiglio di Istituto, costituito da insegnati e preside; mentre in NZ è il Board of Trustees, rappresentanti eletti, che può diventare uno spazio di posizioni politiche.
Ringraziamo lo sponsor di questo episodio: il MAECI, Ministero Affari Esteri e Cooperazione Internazionale https://www.esteri.it/it/
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