Luca 2,1-20; Maurizio Tiezzi, Fondazione Cantonuovo, Siena, 13.6.2018
Una delle affermazioni più potenti contenute nel nuovo testamento circa la divinità di Yeshua è scritta in Lc. 2,11.
L’angelo che apparve ai pastori nei campi intorno a Betlemme annunciò loro la buona notizia che era nato un essere umano che è il Salvatore (Moshia), il Sacerdote e Re Unto (Mashiach), che è Dio (YHWH è il suo nome proprio, che alcuni pronunciano Yahuah, altri Yahweh ed altri ancora Yahovah)! Egli era nato nel mondo come un qualsiasi bambino, un uomo come loro. L’avrebbero trovato in una mangiatoia. Questo era il segno per loro.
La buona notizia degli angeli era che FINALMENTE era nato il Salvatore promesso. Egli era il Re e il Sacerdote consacrato “unto” da Dio per questo incarico. Egli era lo stesso Yahuah. Dio si è fatto uomo per salvare gli uomini senza cessare di essere Dio. Vero uomo e vero Dio. Era YAHUAH, ma al contempo un bambino, nato NELLA PIENEZZA DEL TEMPO; a Betlemme, secondo la promessa. Betlemme, che in ebraico vuol dire “la casa del pane” è dove nacque il “Pane disceso dal Cielo”. Betlemme, il luogo dove venivano allevati gli agnelli sacrificali per il tempio di Gerusalemme, è dove nacque “l’Agnello di Dio”.
Questa buona notizia aveva delle conseguenze, che vennero annunciate dal coro degli angeli apparso agli stessi pastori subito dopo: l’evento dava gloria a Yahuah nella dimensione del cielo, nel paese eterno celeste; e dava pace sulla terra agli uomini di buona volontà. E’ la gloria di YHWH, che secondo una apprezzabile traduzione ebraica vuol dire “l’Eterno che dà la vita respirando”, venire a realizzare nella dimensione spazio tempo la salvezza eterna promessa. L’azione salvifica di Yah (forma contratta di YHWH, cioè del nome proprio di Dio) è anche pace per gli uomini che decidono di accoglierlo così come egli è venuto, perché non resistono alla sua volontà, ma ad essa allineano la loro.
I pastori corsero a trovare conferma delle parole degli angeli. E trovarono ciò che era avvenuto e che Il Signore aveva fatto loro sapere: Miriam, Yosef e il bambino adagiato nella mangiatoia e raccontavano quello che DI QUEL BAMBINO ERA STATO LORO DETTO dagli angeli. Mentre tutti si meravigliavano, essi, pieni di gioia per la conferma storica della visione angelica che avevano avuto, glorificavano e lodavano Yahuah per la sua fedeltà; Miriam, invece, rimase colpita dalle loro parole e anche lei trovò conferma storica ulteriore di quello che Gabriele le aveva detto nel segreto e che Elisabetta aveva intuito; e conservava il ricordo di tutte le parole dette dai pastori, mentre cercava di dare loro un senso.
UN TURBINE COSMICO IN UN IMBUTO STORICO: angeli e bagliori, annunci mai uditi e meraviglia mai provata. Alcuni uomini e Dio insieme! Il tempo era maturo perché Dio prendesse un corpo umano, simile a quello del peccato e, morendo come figlio dell’uomo terminasse la razza adamitica liberando gli uomini dal peccato; risorgendo come Figlio di Dio, desse la vita eterna a chi riponesse in lui la sua fiducia.
Il bambino promesso in Is. 7,14 era nato: Yahuah era ora con gli uomini, IM ANU EL! Il bambino promesso in Is. 9, 5-6 era ora sulla terra, nella dimensione spazio tempo: è il Re venuto con il potere di governare; egli, il meraviglioso Consigliere, il Dio Potente, Il Padre per sempre, il Principe della Pace, il Re eterno che stabilisce il suo regno mediante la giustizia e la rettitudine! Il bambino nato e adagiato in una mangiatoia a Betlemme. Nella pienezza del tempo di Yahuah, molto probabilmente Sukkot, che cade intorno alla fine di settembre, una delle sante feste di Dio, quella che in figura ci parla del regno millenario del Messia …. oppure, come sostengono i meno, Pesach, che cade verso l’inizio di aprile, la festa di Dio che ricorda il sacrificio dell’agnello pasquale in Egitto ed annuncia profeticamente quello dell’Agnello di Dio … Un grido di esultanza e di vittoria risuona nelle tende dei giusti: la destra di Yahuah fa prodigi, la destra di Yahuah si è alzata. La pietra che i costruttori avevano scartata è divenuta la pietra angolare. Benedetto colui che viene nel nome di Yahuah …. perché TORNERA’ … non più come vittima espiatoria, ma come Re glorioso e Giudice di tutti … Tornerà… nella pienezza del tempo di Yahuah!
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